volto a valorizzare e premiare le aziende strategiche per la vitalità della filiera produttiva di appartenenza, per il territorio e per la capacità di fare sistema, giunge alla quinta tappa. Quest’anno in tutto sono state selezionate 112 aziende, concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI nel particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. Di queste, nella quinta tappa ne sono state presentate 14: AKU Italia (Treviso), Alas Meccanica (Bari), Antica Valserchio (Lucca),B&T Management (Ragusa),Bruno (Avellino), Calabra Maceri e Servizi (Cosenza), Enolgas Bonomi (Brescia), Eurofork (Torino), Hinowa (Verona), OMA (Perugia), Osai Automation System (Torino), Palazzani Industrie (Brescia), Sifar Placcati (Perugia) e Unifarco (Belluno).
Per sostenere le filiere produttive Intesa Sanpaolo punta a collaborare in tutte le modalità con le imprese che sono la struttura portante del Paese, proponendo soluzioni creditizie e consulenziali che guardino al futuro del Made in Italy. Non a caso la banca guidata da Carlo Messina ha lanciato già nel 2015 il Programma Sviluppo filiere, grazie al quale le aziende che fanno parte di una filiera possono beneficiare del “valore” della capo-filiera, accedendo a finanziamenti in tempi e condizioni migliori in virtù dell’appartenenza ad una filiera.
Durante l’emergenza Covid-19 Intesa Sanpaolo ha potenziato il Programma al fine di mitigare l’impatto dell’emergenza sulle piccole aziende di molte filiere produttive, destinando alle filiere italiane un plafond di 10 miliardi di euro di nuovo credito e unendo le proprie forze a quelle delle aziende a capo di una filiera produttiva, per aiutare le piccole e medie imprese eccellenti che ne fanno parte a superare le difficoltà causate dalla pandemia e avviare piani di rilancio e di crescita. Ad oggi Intesa Sanpaolo ha sviluppato più di 780 filiere, con il coinvolgimento di oltre 19.000 fornitori, per un giro d’affari complessivo che supera i 91 miliardi di euro.
Dall’avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione. Mentre l’edizione 2020 ha evidenziato la capacità delle imprese di gestire la fase di difficoltà e resistere alla crisi, Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese.
“Durante la pandemia – ha commentato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo – vi sono state aziende che hanno continuato a valorizzare il made in Italy sia all’interno delle proprie filiere di riferimento, sia fuori dai confini nazionali, concentrandosi nello svolgere la propria attività in maniera sostenibile sul piano economico-sociale e ambientale. Imprese che sanno quanto sia vitale il rapporto con i propri fornitori e che in virtù di una relazione di filiera hanno saputo adattare produzioni, reagire e resistere insieme ad altre aziende, generando direttamente o indirettamente un impatto positivo per il territorio. A queste imprese, vincenti innanzitutto perché generano sviluppo per se stesse e per il contesto socio-economico, Intesa Sanpaolo ha da tempo dedicato Programma Sviluppo Filiere, riconoscendo nelle filiere una risorsa distintiva tutta italiana che dà valore alla relazione tra imprese e fa tesoro del patrimonio di competenze di un territorio. Con l’emergenza Covid-19 abbiamo potenziato il Programma destinando 10 miliardi di euro alle PMI di filiera, ma oggi è essenziale mettere a terra le risorse del PNRR, perché sono le imprese che fanno sistema la vera leva per la piena attuazione degli obiettivi prefissati”.
di FIRSTonline