R&S, progetti che avanzano

Eccellenze del mondo accademico e del campo della ricerca scientifica, riunite oggi presso la sede di Calabra Maceri e servizi S.p.A. per un tavolo di confronto tecnico, sullo stato dell’arte delle attività in corso, inerenti il progetto di ricerca e sviluppo “WW Green Fuel”, che ha come obiettivo lo sviluppo di un processo integrato di valorizzazione di matrici organiche (biomasse, rifiuti/reflui organici, fanghi) in biometano (CH4) liquido, al fine di incentivarne l’uso nel settore dei trasporti, nelle industrie e nelle reti isolate.
Un progetto finanziato con Fondi PON R&I 2014-2020 e FSC “Avviso per la presentazione di Progetti di ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020”, che vede il Consorzio DITNE, Distretto Tecnologico Nazionale sull'Energia, quale Soggetto Proponente Capofila, e tra i soggetti attuatori ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente; il CNR-ITAE di Messina; l’Università della Calabria UNICAL di Rende (CS), l’Università di Bari UNIBA Organismo di ricerca di Bari, il Politecnico di Torino POLITO; CALABRA MACERI e SERVIZI; TECHFEM di Lamezia (CZ) e SOL S.P.A. sedi di Salerno, Bari, Catania, Caserta e Monza.
Il progetto prevede l’ottimizzazione della consolidata tecnologia di digestione anaerobica per la produzione biometano, in base alle varie tipologie di substrato, e lo sviluppo di moderni e integrati processi di purificazione e di compressione, ai fini della sua successiva liquefazione. In parallelo, nell’ottica della massimizzazione delle rese, saranno studiate tecniche di piro-gassificazione utili a valorizzare ulteriori matrici quali digestato e altri rifiuti organici (fanghi), allo scopo di generare un syngas con rapporto CO/H2 idoneo alla successiva trasformazione in biometano di sintesi. La gassificazione in acqua supercritica delle matrici umide, e successivo upgrading catalitico del syngas, rappresenta una delle attività altamente innovative, di questo progetto, che vedrà lo sviluppo e la verifica sperimentale degli step di processo, svolti su prototipi in scala pilota o di laboratorio, opportunamente realizzati per gli scopi del progetto e integrati tra loro mediante interfacce di simulazione. Il processo si completerà con una fase di sviluppo e realizzazione dei processi di rettifica e liquefazione a GNL del biometano. Nella fase di Sviluppo Sperimentale (SS) si elaboreranno i dati ed i risultati ottenuti nella fase di RI, per il potenziale scale-up di impianti previsti in zone rurali o di transizione, con particolare visione alla modularità. La fase di SS comprenderà lo studio di fattibilità tecnico-economica e di sostenibilità sulle potenziali aree di applicazione del progetto, sia dal punto di vista dell’approvvigionamento delle materie organiche, che per l’impiego del biometano nei trasporti ed in campo energetico. La valorizzazione integrata dei rifiuti urbani organici con fanghi ed altre matrici umide di tipo agroindustriale favorirà l’innovazione di processo attraverso l’uso ottimale delle tecnologie già disponibili, accoppiate ad altre più innovative, rinnovabili e basso-emissive. Tale integrazione, raggiunta con lo sviluppo di tecniche ad alto livello tecnologico e di ricerca, produrrà numerosi e sostanziali impatti in termini di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Ricercatori e referenti dei partner coinvolti nel progetto si sono avvicendati nell’esposizione dei progressi fatti nel proprio ambito di riferimento, prima di sfidare le intemperie di una particolarmente uggiosa giornata di Marzo, per visitare l’impianto di biodigestione anaerobica di Calabra Maceri, attivo e funzionante dal 2018.

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